Monthly Archives: Marzo 2018

Bufera su Facebook, a picco in Borsa per scandalo Cambridge Analytica

Quotazione crolla dopo le rivelazioni di Guardian e Nyt sui dati di 50 milioni di utenti del social che sarebbero stati usati in modo improrio dalla società di analisi. Ue: “Inaccettabile”. L’authority britannica chiede mandato di perquisizione della sede

Facebook vive la sua giornata peggiore a Wall Street dal 24 settembre 2012. Il titolo della compagnia ha chiuso con il 6,8% di perdite per la bufera scoppiata sui dati di 50 milioni di utenti che sarebbero stati utilizzati impropriamente dalla società di analisi britannica Cambridge Analytica nella campagna presidenziale di Trump del 2016 e in quella per la Brexit. Pesano sul titolo le pressioni delle autorità americane e britanniche su Mark Zuckerberg affinché esca allo scoperto e dica quello che sapeva sulla vicenda. L’authority britannica per la protezione della privacy starebbe cercando di ottenere un mandato di perquisizione della sede della Cambridge Analytica. L’obiettivo sarebbe di cercare eventuali prove accedendo anche ai server della società.

Ricercatore che ha raccolto i dati “pronto a parlare”

Intanto, l’uomo che ha raccolto i dati si dice pronto a parlare. “Non sono una spia e sono pronto a parlare con l’Fbi e davanti al Congresso americano”, afferma, secondo quanto riporta la Cnn, Aleksandr Kogan, l’accademico che attraverso l’app ‘thisisyourdigitallife’ ha raccolto le informazioni. Quelle informazioni sono state acquistate da Cambridge Analytica, la società di dati che avrebbe aiutato Donald Trump nelle elezioni del 2016, ma avrebbe giocato un ruolo importante anche nel voto sulla Brexit.

Il caso che accende i riflettori su Cambridge Analytica

Da inchieste del New York Times e del Guardian emerge che Cambridge Analytica avrebbe raccolto i dati personali di 50 milioni di elettori americani utenti di Facebook per sviluppare tecniche e software in grado di “profilarli” e di indicarli come destinatari di annunci politici su misura. I dati sarebbero stati usati per orientare l’opinione degli elettori nella campagna elettorale di Donald Trump durante le presidenziali americane nel 2016 e anche durante la campagna per la Brexit. Secondo il Guardian, Facebook aveva saputo già nel 2015 della raccolta impropria dei dati e dopo aver rimosso l’app aveva chiesto anche l’eliminazione dei dati, ottenendo su questo conferme dalle società coinvolte. Cosa che in realtà, stando a Facebook, non sarebbe mai avvenuta. Il 16 marzo Facebook ha deciso di oscurare Cambridge Analytica dalla sua piattaforma, affermando di essere stata ingannata dalla società che avrebbe violato le politiche di gestione dei dati degli utenti del social network.

Facebook assunse fondatore di società che raccolse i dati

Sul caso emergono anche nuovi dettagli. Secondo quanto riportato dal Guardian, per Facebook continuerebbe a lavorare regolarmente Joseph Chancellor, il cofondatore insieme ad Aleksandr Kogan della Global Science Research (Gsr), la società che attraverso l’app ha raccolto i dati degli utenti di Facebook vendendoli a Cambridge Analytica. Chancellor, secondo il quotidiano britannico, lavora per il colosso di Mark Zuckerberg come psicologo e ricercatore nella sede di Menlo Park, in California. Chancellor, scrive il Guardian, è stato assunto da Facebook nel novembre 2015 dopo aver lasciato la Gsr che aveva già venduto le informazioni raccolte su Facebook.

Fonte: SKY

 

iPhone X vs Galaxy S9: ecco il primo confronto prestazionale tra i due top di gamma

Samsung ha finalmente distribuito alcuni Galaxy S9 alla stampa per effettuare le prime recensioni. Oggi arriva anche un primo video confronto tra i due top di gamma i quali si sfidano in un test prestazionale.

iPhone X e Galaxy S9 sono sicuramente due smartphone che faranno discutere parecchio in questo 2018. Entrambi rappresentano il meglio delle due aziende più importanti in questo settore. Entrambi hanno delle specifiche tecniche davvero notevoli ed entrambi un ottimo software. Ma quale dei due dispositivi è il più veloce nell’utilizzo quotidiano?

EverythingApplePro ha cercato di rispondere a questa domanda facendo questo video comparativo. Come potete vedere nella clip sottostante, lo youtuber ha messo fianco a fianco i due smartphone per poi avviare numerose applicazioni una dopo l’altra. Successivamente i due smartphone vengono paragonati per la loro velocità di accensione e per l’avvio delle singole applicazioni contemporaneamente.

I risultati ottenuti dallo youtuber sono piuttosto equilibrati. Samsung è riuscita ad ottimizzare il proprio dispositivo, cercando di pareggiare l’enorme potenza bruta dell’iPhone X. A livello di benchmark infatti l’iPhone X resta ancora il migliore in termini di prestazioni pure, ma nell’utilizzo quotidiano questo si nota già meno.