Monthly Archives: Settembre 2016

Le potenzialità delle notifiche PUSH

Cosa sono le notifiche push

La notifica push è una tipologia di messaggistica istantanea con la quale il messaggio perviene al destinatario senza che questo debba effettuare un’operazione di scaricamento (modalità pull). Tale modalità è quella tipicamente utilizzata da applicazioni come WhatsApp o come numerose applicazioni derivate da siti web (ad esempio il classico servizio meteo o quello delle notizie).

creare-notifiche-push-con-swiftI benefici per un attività

I clienti sono motivati a utilizzare le app solo se queste forniscono loro un valore tangibile come, ad esempio, l’accesso a offerte esclusive, la possibilità di partecipare attivamente a un programma di loyalty o generano notifiche legate a offerte flash o all’esaurimento dei prodotti inseriti nelle proprie wish list.
In caso contrario, se non offri valore il rischio è che le disattivano.

 

  1. Invio di offerte e coupon. Non dovrai più metterle sul sito o sui tuoi social network con la speranza che i clienti le leggano. Inviterai i clienti ad attivarle così da ricevere le tue offerte. E credimi saranno la maggioranza che vorrà ricevere offerte.
  2. Ricorda della tua presenza a chi si trova nei pressi nel tuo negozio. Chiunque dei tuoi clienti passi in zona nel periodo che deciderai tu potrà ricevere una tua notifica e passare da te.
  3. Invia informazioni in anteprima o limitate solo ai tuoi clienti più fedeli. Aumenterai il loro coinvolgimento e saranno felici.
  4. Stai sul pezzo. Lega le tue notifiche ad eventi che stanno accadendo coinvolgendo i tuoi consumatori.
  5. Farti notare. Differenziati dai soliti messaggi così da aumentare il tasso di apertura e il coinvolgimento dei tuoi lettori.

Per chi ha un’attività, avere una buona presenza sul mobile diventa strategico ed avere un’applicazione propria lo è ancora di più: secondo le statistiche infatti la quasi totalità delle persone navigano online direttamente attraverso le app (l’85% dei casi), mentre solo il 15% del tempo è speso tramite browser (sito web).

 

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Proximity marketing – Tecnologia Beacons

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Immaginate di camminare per strada e di sentire vibrare lo smartphone: è arrivata una notifica, avvisa che c’è una super offerta su un prodotto che avete sempre sognato di possedere. Nulla di strano, se non fosse che il prodotto è nella vetrina di fronte a voi. iBeacon è una delle frecce più potenti della faretra di Apple, un sistema che sfrutta una funzionalità del nuovo Bluetooth 4.0 LE e che permette di inviare messaggi mirati a coloro che hanno installato una determinata applicazione sullo smartphone o sul tablet. iBeacon è una sorta di NFC, ma rispetto all’NFC è incredibilmente più potente perché è passivo, non richiede contatto e ha un raggio enorme, 70 metri all’aria aperta.

Alla base del sistema c’è il “beacon”, un piccolo emettitore bluetooth da poche decine di euro disponibile in diverse versioni e istallabile ovunque. E’ lui che crea la bolla di “prossimità”, una sfera di ampio raggio all’interno del quale ogni smartphone diventa un potenziale ricettore di notifiche. La bolla in realtà è divisa in tre zone: una zona periferica, una zona di prossimità è una zona di contatto.

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Queste tre zone possono essere sfruttate per diverse esigenze e configurate a seconda delle esigenze dei singoli negozi o delle attività che hanno creato il sistema. Quella esterna è l’area di “ingaggio”: tutti gli smartphone che entrano in quest’area sono possibili interlocutori per il beacon, quella intermedia è l’area di vicinanza, ovvero si è vicini all’emettitore (circa un metro) mentRe quella di “contatto” è la zona più vicina all’oggetto, quella all’interno della quale si possono effettuare interazioni più complesse come ad esempio l’acquisto.

 

Si chiama Andromeda la fusione Chrome-Android. Il 4 ottobre la presentazione

Si chiama Andromeda la fusione Chrome-Android. Il 4 ottobre la presentazione

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Presentazione il 4 ottobre per la fusione dei sistemi operativi Chrome e Android. Sarà il nuovo smartphone Pixel a adottare la novità nel 2017. Ma la versione sperimentale dell’Os potrà girare indifferentemente su mobile, Pc e laptop.

Il nuovo sistema operativo “ibrido” di Google che girerà su device mobili e Pc desktop e laptop ha ormai anche un nome: si chiamerà Andromeda, e potrebbe essere presentato all’evento di BigG del 4 ottobre. Che Google stesse lavorando a quest’operazione era una voce che girava con insistenza già dall’ultimo trimestre 2015, ma ora ci sono tutti i segnali che dicono che siamo alla stretta finale. Con tanto di tweet di Hiroshi Lickheimer, senior Vp di Android, Chrome Os e Google Play: “Abbiamo annunciato la prima versione di Android otto anni fa – scrive sul social -. Penso che tra otto anni staremo parlando del 4 ottobre 2016”.

Quella che potrebbe essere presentata la prossima settimana sarebbe comunque una versione “prototipo” di Andromeda, che poi dovrebbe “assestarsi” nella sua versione definitiva nel 2017, più lontano dal rilascio di Android Nougat 7.0, che risale soltanto a un mese fa e che include già alcuni elementi in vista della piena integrazione tra i due sistemi operativi. I team di ricerca di Chrome e Android, d’altra parte, si erano già fusi nel 2014 proprio in vista di questa integrazione.

Il nuovo sistema operativo sarebbe destinato ad affiancare e non a sostituire gli altri due: Chrome infatti rimarrà almeno come sistema operativo open source che altre aziende potranno utilizzare per i loro laptop, e gli ingegneri di Google continueranno a curarlo.

L’evento che Google sta mettendo a punto per il 4 ottobre è atteso per il lancio della nuova linea di smartphone che gireranno su Andromeda: i “Pixel”, destinati a prendere il posto dei Nexus, con un nuovo design e nuove funzionalità. Dallo stesso palco potrebbe essere annunciato anche la nuova versione di Chromecast, “Google Day dream”.

 

Instagram introduce lo zoom per le foto e i video

La nuova funzionalità rende Instagram un’app adatta anche ai fotografi più impegnati oltre che agli appassionati di social media. Il pinch to zoom, infatti, consente di andare ad analizzare ogni singolo dettaglio dei contenuti multimediali, una funzione che è rimasta colpevolmente assente troppo a lungo.

D’altronde, Instagram non permette ancora di ruotare lo smartphone per visualizzare le immagini in modalità paesaggio. Inoltre, impone un limite alla risoluzione delle immagini a 1080 pixel per quanto riguarda l’asse orizzontale, il che diventa troppo stringente adesso che è stato abilitato il pinch to zoom e alla luce del fatto che gli smartphone più recenti sono ormai dotati di display QHD e 4K.

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Storicamente Instagram è un’app destinata alla condivisione dei momenti di felicità e rilassatezza, piuttosto che per gli scopi più professionali. E questo ha giustificato fino a oggi la carenza di queste funzionalità. Display e videocamere sempre migliori sui dispositivi portatili di oggi, però, giustificano l’introduzione di caratteristiche come pinch to zoom.

Come al solito, gli utenti Android dovranno attendere qualche giorno in più per provare la nuova funzionalità, visto che lo zoom arriverà sui dispositivi con sistema operativo Google “nelle prossime settimane”. Non ci sono informazioni, invece, circa la disponibilità della funzionalità su Windows Phone.

Scaricate Instagram per iOS per provare adesso il pinch to zoom.

Articolo a cura di Swifty Srl.