Parte da oggi la campagna di Crowdfunding supportata da Kickstarter, il più famoso portale di crowdfunding del mondo !
La sfida è molto allettante, ma siamo sicuri che l’aiuto di tutta la comunità del web riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo !!!
Seguite il link per scoprire i dettagli della collaborazione !
I dati Social danno, a seconda della fonte che si prende in esame, il NO tra il 51% ed il 56%. indipendentemente dalla percentuale il dato netto è irrefutabile: il NO sui social ha vinto. A mani basse.
Ma… Già, ci sono una serie di “ma” da tenere in considerazione.
Primo ma: anche se le numeriche del NO sono sicuramente più importanti, c’è da dire che il fronte del Sì si è sempre espresso in modo più pacato, come quasi sempre accade per la parte che è, in un modo o nell’altro, a favore della forza al governo.
Era “di moda” essere per il NO, e questo ha, sicuramente, condizionato in modo importante la quantità di persone che hanno deciso di esprimersi in modo deciso per un voto del NO.
E dove è di moda dire NO dobbiamo aspettarci una ristretta quantità di SÌ.
Secondo ma: nelle ultime 36 ore il fronte degli indecisi è aumentato in modo significativo, andando a rappresentare una percentuale importante di utenti della rete che, comunque sia, chiedeva informazioni. Una quantità importante di elettori che nelle ultime 24 ore erano assolutamente influenzabili e che l’ingente quantità di pubblicità che i due comitati hanno sfoggiato in queste ore (silenzio elettorale o meno, prima o poi bisognerà pensarci) ha sicuramente avuto modo di influenzare.
Terzo ma: in azione questa volta i BOT, sistemi automatici di creazione post, erano in funzione per tutti gli schieramenti, ma nettamente più importanti nella parte del NO, con migliaia di utenti e migliaia di contenuti al giorno che si accumulavano per sostenere, in modo automatico, le ragioni di una delle parti.
E quindi? E quindi i Social hanno detto di NO e sicuramente il fronte del NO ha avuto un ausilio assolutamente maggiore nel promuovere le proprie idee.
E le dichiarazioni di voto, se stavolta non mentiranno, parlano di una Italia che ha scelto, almeno sui social, di dire – o forse sarebbe meglio dire “urlare” – le ragioni di un NO forte.
Fonte:
Di:
Matteo Flora
*founder e Ceo The Fool
Abbiamo colto al volo l’invito dell’associazione “SIAMO ITALIANI” per partecipare al workshop che si è tenuto al parlamento Europeo di Bruxelles avente come oggetto: L’impresa si fa in Europa: dialogo diretto con le istituzioni; un seminario formativo per capire come le PMI si possono interfacciare con l’amministrazione Europea e quali vantaggi si possono ricevere a livello aziendale.
L’evento è stato moderato da figure di spicco come l’On. Lara Comi, On. Salvatore Cicu e l’On. Aldo Patricello, fautori dell’evento che hanno voluto fortemente la partecipazione di giovani imprenditori.
Il workshop, che affrontava problematiche specifiche imprenditoriali e di accesso al credito é stato suddiviso in due giorni dove si sono approfondite tematiche relativa a Horizon 2020, il ruolo delle Camere di Commercio nella dimensione Europea ed Internazionale, La banca europea degli investimenti, l’Erasmus per giovani imprenditori e molti altri topic accentrati sulle piccole medie imprese.
Swifty Srl si ritene molto fortunata ad essere riuscita a partecipare a questo evento, ci siamo concentrati a capire dove possiamo migliorare in termini di servizi e come possiamo aiutare i nostri clienti ad accedere a risorse economiche erogate dall’Europa per portare avanti i loro progetti creativi e bypassare il problema principale che si ha in Italia, la mancanza di budget per realizzare e promuovere idee innovative.
Avremo sicuramente ancora molto su cui approfondire, ma partendo da questa esperienza abbiamo compreso che molto è stato fatto fino ad ora, ma molto ci sarà ancora da fare per raggiungere il livello qualitativo aziendale a cui l’Europa ambisce.
